LA VERITA' HA IL SAPORE DEL MARE


Ho letto in anteprima, e l’ho apprezzato, il romanzo La verità ha il sapore del mare, scritto da Giuseppe Sorda, giovane medico di Benevento. 

Vi propongo una breve recensione del libro, e invio all’autore i migliori complimenti e auguri per il prosieguo della sua carriera letteraria.


Buongiorno, Giuseppe. Innanzitutto, ti chiedo di accennare alla trama del tuo libro ma naturalmente senza esagerare, come si fa in genere con i gialli.

“Certamente: si tratta di un giallo ambientato nella mia Benevento, autoconclusivo ma che si presta ad una serialità (in effetti, ho già quasi completato la continuazione). Per quanto riguarda la trama, si racconta di come il mare sia testimone silenzioso di gioie e di dolori che, quando meno te lo aspetti, ti restituisce il pezzo mancante di un puzzle che può rivelare una triste verità. Come il caso di una persona scomparsa seguita Nico, introverso e scorbutico giornalista, insieme alla fotografa Teresa.

Ma non è solo la risoluzione del caso che li spinge a indagare: lui vuole dimostrare alla sua famiglia di valere qualcosa, lei ha un dolore troppo forte da dover esorcizzare, e forse salvare una vita potrà darle la pace che cerca. Dalla grigia e fredda Benevento, la mia città, ai trabocchi sulle coste molisane, questa strana coppia di detective improvvisati cercherà la verità, quella verità agrodolce, che fa soffrire ma che dà pace all’anima: come, appunto, il mare d’inverno.”

Perché hai scritto un libro simile? Cosa ti ha ispirato?

“Come anestesista, affronto quotidianamente stress e decisioni gravose. Ho scritto "La verità ha il sapore del mare" come rifugio creativo da questo peso in quanto le sue pagine incarnano libertà e sollievo, offrendo spazio alle mie idee lontano dalle pressioni della realtà.

È un omaggio alla mia città, Benevento, e un viaggio nei suoi misteri. Questo libro non è solo un prodotto della mia mente, ma il luogo in cui la mia anima trova pace. Spero possa offrirvi la stessa sensazione di scoperta di libertà. “

Mi sembra un’ottima riflessione. Ti faccio gli auguri per il secondo libro, allora.

“Certo. Ringrazio i miei lettori, che mi hanno facilitato il compito della pubblicazione. E ringrazio te, per la pazienza che hai avuto e i consigli che mi hai offerto per semplice amicizia.”


 

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