"IL LICEO", NOIR AMBIENTATO A MILANO 

TRA IRONIA E INTROSPEZIONE PSICOLOGICA


Lorenzo Padovani è un promettente rampollo della Milano bene, dal curriculum accademico ineccepibile. Ricevere un incarico come docente nel prestigioso Liceo privato Modigliani, la scuola che forma l’élite della futura classe dirigente, è dunque il coronamento di un sogno, la possibilità di essere «tra i predestinati ad avere il meglio». Eppure, dietro la facciata di eccellenza, al Modigliani le cose non sono affatto come sembrano. Bullismo, vessazioni, disagio adolescenziale, a cui non danno alcuna risposta un corpo docente arrivista e una dirigenza quantomeno ambigua. Il suicidio di una studentessa, dietro al quale si celano molte zone d’ombra, sarà l’elemento decisivo affinché il protagonista decida di schierarsi dalla parte della verità, rischiando tutto in prima persona. La volontà di vederci chiaro sulla morte della ragazza, infatti, lo condurrà ad affrontare pericoli inattesi e i conflitti di coscienza che si creano quando si viene chiamati a scegliere tra etica e interessi personali.

L’ultimo pezzo di bravura di Alessandro Berselli, giallista bolognese, esplora tematiche che di rado trovano spazio nella letteratura di genere denominata ‘gialla’: l’educazione, il rapporto intergenera-zionale, l’accoglienza e il rapporto con chi è diverso da noi, l’assoluta competitività che coinvolge giovani e adulti. Il tutto, descritto con un tono brillante e ironico per un verso, ma anche riflessivo nei passaggi in cui si affrontano gli aspetti psicologici dei personaggi.

Sullo sfondo, l’ambientazione della ‘Milano da bere’ dei tempi odierni, apparentemente così diversa dalla progenitrice ma, in fondo, eterna-mente uguale nei tempi frenetici e nella ricerca di modelli di vita sempre più efficienti.

Un romanzo che si brucia in poche ore, avvinti dall’intreccio sempre più drammatico che via via coinvolge il protagonista – investigatore per caso – in un finale con sfumature thriller, che svelerà mediante i classici ‘colpi di scena’ una verità inaspettata.



                IL DIZIONARIO ODEPORICO DELLA PROVINCIA BERGAMASCA


L’autore, Claudio Tognozzi, bergamasco, di professione grafico, l’abbiamo già incontrato al momento della presentazione del suo libro CAVALLI DI FERRO. 

Questa volta ci parla di una sua nuova opera, il DIZIONARIO DI BERGAMO E PROVINCIA, 1819, scritto da un certo Giovanni Maironi da Ponte più di 200 anni fa. Ci colpisce, nel sottotitolo, un termine assai desueto, e cioè la parola ‘odeporico’. Gli chiediamo subito il significato.

“Odeporico” ci risponde “significa relativo a u viaggio. E in effetti, si tratta del resoconto dei viaggi compiuti da Giovanni Maironi da Ponte nei primi anni del XIX secolo per la città e la provincia di Bergamo, la quale, in quel periodo, comprendeva anche tutta la Valcamonica fino a Pontedilegno. Originariamente in tre volumi, con elencazione alfabetica dei paesi, è la raccolta dell’autore delle “notizie al fine di far conoscere la patria sotto tutti i rapporti che possono essere utili ed importanti”.

Ci puoi ricordare la figura dell’autore?

Il bergamasco Giovanni Maironi da Ponte fu un letterato, storico, geografo, e un appassionato ricercatore scientifico, con predilezione per la geologia. 

Lo studioso visse a cavallo tra il ’700 e l’800, periodo storico in cui Bergamo passò sotto il dominio di vari potentati (Repubblica Veneta, Repubblica Cisalpina, Regno d’Italia sotto il dominio francese e Impero Austriaco) e da tutti questi governi Maironi da Ponte ottenne importanti mandati, tanto che lo storico Bortolo Belotti di lui scrisse: “Aveva un così alto concetto dell’autorità, da accettare qualsiasi forma di Stato la esercitasse, facendo del suo meglio per il funzionamento delle istituzioni”. 

In particolare, Maironi da Ponte, fin dall’amministrazione veneta, fu incaricato di riordinare le carte dei confini orobici, compilando quindi un dettagliato archivio della provincia bergamasca, considerato ancora oggi un’utilissima fonte storico-geografica del territorio. 



Quindi questo libro scaturisce dalla sua esperienza professionale.

“In effetti, nel suo racconto “odeporico”, Maironi da Ponte non si esime dall’esprimere le sue valutazioni sulle vicende storiche bergamasche e italiane, esaltando il dominio veneto da poco concluso e stigmatizzando puntualmente le “crudeli, barbare, sanguinose guerre civili e accanite zuffe delle fazioni guelfe e ghibelline”. Interessante anche il criterio di selezione delle informazioni, che l’autore riporta nella sua introduzione per il lettore: “... alcuni eruditi amici, e varj parochi locali, a’ quali ebbi ricorso, cooperarono ad accrescere la massa delle mie cognizioni.”

Quali caratteristiche ha la tua nuova edizione?

“Il libro "Dizionario di Bergamo e Provincia" di 360 pagine a colori, stampato su carta speciale “premium”, è una riedizione digitalizzata del testo originale “Dizionario Odeporico della Provincia bergamasca”. Rispetto al libro originale, i testi qui riprodotti sono illustrati con una ricca documen-tazione iconografica del tempo (calcografie, xilografie, litografie, ecc.) e con una considerevole collezione di carte geografiche a colori della città di Bergamo e della provincia di Bergamo, che vanno dal XVI al XIX secolo. Inoltre, le località specifiche sono corredate da estratti di una carta del nord Italia del 1860 e da mappali comunali dei primi dell’Ottocento.”

Per chiudere, ringraziando Claudio per questo importante contributo storico e artistico, segnaliamo che il volume è acquistabile on line a questo indirizzo: https://www.amazon.it/dp/B09TR62CLK


                     LA VERITA' HA IL SAPORE DEL MARE Ho letto in anteprima, e l’ho apprezzato, il romanzo La verità ha il sapore del ma...